L’Approfondimento.
Prospettive dei Fondi previdenziali “dopo” il Covid-19: la reazione nonostante la gravissima crisi
di Osvaldo Marinig (V.Presidente di PrevAer)
Durante l’espansione dell’Impero Romano i cartografi del tempo indentificavano i territori inesplorati dell’Africa sub sahariana con l’espressione “Hic sunt leones”.
Oggi potremmo parafrasare quel motto, spostandolo dallo spazio al tempo, con “hic est virus” per sintetizzare l’incertezza del futuro di tutto il mondo e non solo quello della Previdenza Complementare o di PrevAer.
Ragionare di cosa accadrà nel breve termine può essere fuorviante visto che non ci sono precedenti con cui confrontarsi per capire quali possano essere le risposte più adeguate e le più confacenti scelte di investimento.
La immensa liquidità immessa dalle Banche centrali consente allocazioni giornaliere di denaro prive di una direzione chiara o che abbia come finalità il recupero della normalità della vita di milioni di Cittadini nel medio termine.
Assistiamo ad acquisti di titoli azionari che hanno un rapporto vendite/capitalizzazione di mercato “inaudito” e forse insostenibile con un orientamento più speculativo che indirizzato all’incremento di valore nel lungo termine. Dal lato obbligazionario per fare rendimento occorre prendere troppo rischio rispetto all’effettivo valore di molte controparti.
In questo contesto cosa può fare PrevAer per i suoi aderenti?
Senza lanciarsi in previsioni azzardate o prive di fondamento, come quelle di alcuni famosi astrologi che alla fine del 2019 non avevano assolutamente previsto né la pandemia né le ricadute sulla vita di tutti noi, per evitare di essere smentiti o peggio sbeffeggiati sui social media, proviamo a portare un punto di vista che sia in linea con le finalità del Fondo tenendo conto della amara realtà che ci circonda.
Come ripetiamo spesso la Finalità del Fondo è quella di erogare prestazioni, ai propri Soci, al momento dell’uscita dal mondo del lavoro e quindi quello deve essere l’orizzonte cui ogni aderente deve guardare per capire come comportarsi senza farsi prendere dal panico da eventi contingenti.
Se uno pensa solo all’oggi dovrebbe fare i conti con il fatto che il 34% degli aerei passeggeri del mondo, ovvero circa 7.600 velivoli, sono attualmente inutilizzati; all’acme del lock-down gli aerei inutilizzati sono stati oltre 14.400. Bisogna pensare positivo e al domani per superare il crollo del turismo e dei viaggi d’affari che ha comportato il fallimento, o aver posto sotto qualche forma di protezione contro i fallimenti, oltre 40 Compagnie Aeree in tutto il mondo.
Le previsioni degli esperti del settore ci dicono che per il ritorno ai volumi di traffico aereo “pre Covid” occorrerà attendere il 2024. Nel frattempo servirà che la filiera del Trasporto Aereo non disperda professionalità, contenendo la perdita di posti di lavoro, e che vengano assicurati i versamenti dei contributi a PrevAer.
Ovvio che il mantenimento del posto di lavoro non dipende da PrevAer, ma le Parti Istitutive saranno sicuramente in prima linea per difendere l’occupazione e quindi anche il futuro del Fondo. Infatti la riduzione dei posti di lavoro potrebbe innescare richieste di riscatto parziale o totale della posizione, necessarie a fronteggiare il calo del reddito nel caso di collocamento in CIG o peggio in quello di perdita del posto di lavoro.
Come ci ricorda il filosofo Hobbes: “primum vivere, deinde philosophari”.
Sicuramente anche questo momento verrà superato e si riprenderà a lavorare come prima del confinamento e dell’applicazione delle norme per il contenimento della pandemia.
Al termine di questo complicato e difficile momento si può prevedere, anche per PrevAer, l’attuazione di alcuni dei trend che la Covip ha segnalato nella sua relazione annuale riferita al 2019.
I trend principali individuati dall’Organo di Vigilanza indicano una maggiore concentrazione del sistema dei Fondi Pensione, un incremento dei capitali gestiti e un buon utilizzo della Rendita integrativa temporanea anticipata (Rita).
PrevAer difficilmente non potrà non accogliere le esortazioni del Presidente della Covip che auspicano un ulteriore passo avanti della Previdenza Complementare italiana attraverso: una crescita dimensionale, un rafforzamento organizzativo, adeguati servizi online per Soci e attenzione ai costi.
La concentrazione e il consolidamento serviranno non solo per centrare i nuovi standard organizzativi e di governance previsti dalla direttiva europea Iorp II ma, anche, nella prospettiva del mercato unico della Previdenza Complementare e dell’arrivo, alla fine del prossimo anno, dei Pepp (Prodotti Pensionistici Individuali Paneuropei).
Oltre alle indicazioni di tipo organizzativo PrevAer valuterà con attenzione quei progetti di investimento che possano agevolare un rapido ritorno alla normalità soprattutto se finalizzati al recupero del PIL italiano.
Al momento tutte le perdite dovute al Covid sono state recuperate: avanti così con prudenza e attenzione per non deludere gli Associati.
Vai sulla newsletters